C'era un tempo in cui avevo voglia di pensare.
E mi affollavo la testa di progetti.
C'avevo certe persone in testa anche se non avrei voluto.
Ora i discorsi profondi si fanno di fronte alla macchinetta del caffé.
Stiamo lì a sbuffare e a dirci che sarebbe bello fare altro, sì, ma cosa?
Un tempo lo schermo del mio cellulare brillava molto di frequente.
E mi divertivo a leggere quelle letterine digitali.
Ora il tempo non passa proprio più, e hanno ragione i miei quando dicono che non mi va mai bene niente.
Come ho detto ieri alla signora occhialuta con cui ho affrontato il primo colloquio di lavoro dopo un anno e più di stasi, mi annoio molto in fretta.
E sto diventando monotematica. Che odiosa.
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