E dire che sono sempre stata più propensa a scrivere sul blog nei momenti negativi piuttosto che in quelli positivi. Stavolta invece faccio proprio fatica. Non riesco a sfogare il pessimismo qua dentro. Magari è perchè ci sono tante cose che ancora non ho realizzato, o forse sto davvero diventando così cinica come dicono?
E' stata una settimana pesante e che ho raccontato per metà a chi mi sta intorno.
L'altra metà rimane nel filo del telefono.
C'è stata poi, improvvisa anche questa, la richiesta di ospitalità della sorella separata alla nascita. Finora avevamo vissuto praticamente le stesse cose, le stesse tappe e le stesse confusioni. Poi ieri, la deviazione di percorso. Come una storia può cambiare in una sera, e come sembra difficile fare in modo che tutto torni come prima.
Come si fa?
Mi sembra di guarda tutto questo da lontano, di leggere un libro e di partecipare emotivamente alle peripezie dei protagonisti. Perchè mica ci voglio ancora credere che le persone a cui vuoi bene possano deluderti così tanto.

Ho buttato i broccoli in pentola. Erano congelati. Almeno non si sono ammuffiti, visto che giacevano sul fondo del frigo da non mi ricordo quanto. Li avrei cucinati durante il weekend ma poi sono tornata a Casa. Ho pure preso un pomeriggio libero, per prendere l'aereo presto e atterrare in terra Sarda prima del tramonto, venerdì. Bello. Durato poco, ovviamente. Arrivo: nei primi dieci minuti di viaggio verso Casa mio padre già riesce a darmi delle illuminazioni che rischiarano il mio percorso verso un futuro migliore (e come piace a me). Mi piacciono le idee di mio padre. Cena fuori, in un ristorante buonisssssimo, che è sempre vuoto perchè i miei compaesani non capiscono nulla e affollano solo le pizzerie fighette. Stolti. Foto di famiglia, solo noi cinque, che era da tanto che non ne facevamo. Il resto è stato un rincorrersi di appuntamenti, spese, incontri, cene, dopo cene, giri a vuoto con la Focus solo per godere del sole pomeridiano, pranzi, prati e montagne, dolci dolci dolci. Nostalgia. Già prima di andare via, i soliti pensieri malvagi hanno iniziato a salire a galla. Si riassumono nella già sentita frase "Ma chi me l'ha fatto fare?", detta anche "Qui sembra tutto così semplice, perchè ho scelto la via complicata?". Mi sono anche guardata intorno, sabato sera, e un pò mi sono risposta da sola. So perchè l'ho fatto e so cosa mi piace della vita che faccio ora.
Ma quanto ci vuole a eliminare le cose che fanno rimpiangere Casa?