Ho buttato i broccoli in pentola. Erano congelati. Almeno non si sono ammuffiti, visto che giacevano sul fondo del frigo da non mi ricordo quanto. Li avrei cucinati durante il weekend ma poi sono tornata a Casa. Ho pure preso un pomeriggio libero, per prendere l'aereo presto e atterrare in terra Sarda prima del tramonto, venerdì. Bello. Durato poco, ovviamente. Arrivo: nei primi dieci minuti di viaggio verso Casa mio padre già riesce a darmi delle illuminazioni che rischiarano il mio percorso verso un futuro migliore (e come piace a me). Mi piacciono le idee di mio padre. Cena fuori, in un ristorante buonisssssimo, che è sempre vuoto perchè i miei compaesani non capiscono nulla e affollano solo le pizzerie fighette. Stolti. Foto di famiglia, solo noi cinque, che era da tanto che non ne facevamo. Il resto è stato un rincorrersi di appuntamenti, spese, incontri, cene, dopo cene, giri a vuoto con la Focus solo per godere del sole pomeridiano, pranzi, prati e montagne, dolci dolci dolci. Nostalgia. Già prima di andare via, i soliti pensieri malvagi hanno iniziato a salire a galla. Si riassumono nella già sentita frase "Ma chi me l'ha fatto fare?", detta anche "Qui sembra tutto così semplice, perchè ho scelto la via complicata?". Mi sono anche guardata intorno, sabato sera, e un pò mi sono risposta da sola. So perchè l'ho fatto e so cosa mi piace della vita che faccio ora.
Ma quanto ci vuole a eliminare le cose che fanno rimpiangere Casa?

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