Ho tre messaggi di posta elettronica da leggere.
Me li sono mandati io dall'ufficio.

Due di questi hanno come oggetto Indirizzi a cui mandare CV.
Vuol dire che si tratta di annunci interessanti ma che richiedono uno sforzo maggiore del semplice "allega cv-invia". Vuol dire che devo finire di scrivere il mio cv in inglese e magari aggiornare anche la lettera di accompagnamento.

L'altro messaggio si chiama Annunci Affitto.
Grazie a dio non sono per me. Mi sto facendo prendere un pò la mano dal mio ruolo di insegnante di italiano, e ora aiuto anche a cercare casa. In cambio ricevo souvenir dal Sud Est Asiatico che finiscono sui ripiani della libreria nuova.

So già che questi messaggi rimarranno in modalità grassetto per tutto il weekend, anche se il buon proposito non è quello. Ho un intero weekend libero, un appartamento tutto per me, ma lo so. So già che NON andrò in palestra, NON imparerò a memoria tutti i 15 hiragana che devo imparare per martedì, NON invierò quel cv importante, NON comprerò l'Imodium per il viaggio in Turchia, NON aggiornerò la Smemoranda.

Non voglio NON VOGLIO diventare una procrastinatrice incallita.
Aiuto.

Tre cose belle di oggi:

- Trovare per strada una lettera d'amore, leggerla insieme e poi lasciarla sotto la luce di un lampione perchè chi l'ha persa possa ritrovarla

- Accarezzare le copertine dei libri e trovare una poltroncina libera in un angolo nascosto della libreria per leggere in santa pace

- La telefonata Francia-Italia

C'è una data, e cade a pennello. Tra qualche mese, due per l'esattezza, qualcosa di nuovo potrebbe accadere ed è bello sperarci. In ogni caso, per non accelerare i tempi, inizierò semplicemente col fare il biglietto in largo anticipo, così becco l'offerta: quest'anno voglio viaggiare di nuovo in treno.

Per questa settimana Rob mi aveva detto le seguenti illuminanti parole:

Cambia password. Prendi una strada diversa per tornare a casa. Fai una domanda che non hai mai fatto. Inventati un nuovo soprannome. Scegli un nuovo numero fortunato. Rendi difficile etichettarti. Assaggia qualcosa che non hai mai mangiato. Scopri perché una delle tue opinioni potrebbe essere sbagliata. Aggiungi un altro gesto al rituale con cui ti prendi cura del tuo corpo. Riscopri una persona al cui fascino sei diventato insensibile. Sorprenditi almeno una volta al giorno.

Caro Rob, l'ho fatto. Ci penso solo ora che rileggo queste parole.

Ho cambiato la password, e pure il rituale con cui mi prendo cura del mio corpo. A pranzo ho mangiato il riso con gli anacardi, che non avevo mai assaggiato.

Mi sono stupita poi di UN SACCO di cose, questa settimana. Ad esempio, giusto per dire l'ultima, sono rimasta veramente impressionata dal costo dei taxi a Milano. Per dieci minuti dieci di auto [di cui cinque in coda al semaforo], 12 euro.

Poi ho fatto un colloquio. E credo di essere riuscita a realizzare il tuo insegnamento "rendi difficile etichettarti". Ai colloqui non dico mai quello che la gente si aspetterebbe da me. Non ti posso dire che la mia passione sono i numeri e le estrazioni di dati se in realtà non è così.

Trovo un senso anche alla frase "Scopri perché una delle tue opinioni potrebbe essere sbagliata". Non lo voglio ammettere a voce tanto alta, ma dopo colloqui come quello di oggi posso rivalutare alcune delle mie opinioni sulla mia vita attuale. Scioccante.

Stavo anche per riscoprire la persona al cui fascino sono diventata insensibile ma poi ho desistito. Rob, non posso mica mettere in pratica tutto quello che dici.

Ma domani è venerdì, quindi bando alle ciance, mi concentro sul nuovo insegnamento di vita:

Nel ventunesimo secolo la saggezza popolare crea ancora delle massime, banali ma utili. Non nascono più nelle taverne o nei mercati come succedeva in passato, ma su internet. Ne ho trovata una che vorrei sottoporre alla tua attenzione: “L’arca di Noè fu costruita da dilettanti, mentre il Titanic fu costruito da professionisti”. Come pensi che questa frase possa applicarsi alla tua vita? Secondo la mia lettura dei presagi astrali, sei in una fase in cui una buona dose d’immaginazione conta più della logica rigorosa, in cui l’entusiasmo dell’innocenza ti porterà più lontano dell’esperienza saccente, e tutto il lavoro che farai sarà pieno dello spirito giocoso che nasce dalla mente di un principiante.

Oggi sono rimasta a casa.
Ho preso un giorno di malattia, con tanti insulti della mia capa che ieri m'ha rimproverato perchè avevo il raffreddore e che se questo è l'effetto delle ferie non mi ci fa più andare e rimango a lavorare in ufficio anzichè prendere freddo fin giro. Al che mi sono un pò inalberata e molto scherzando e ridendo le ho detto che mi avrebbe fatto tanto piacere andare al lavoro anche il weekend, così non ci sarebbe più alcun rischio. Lei è stata zitta un attimo poi ha fatto una risata finta. Mabbacagà.

Comunque stare a casa in una splendida giornata di sole è molto rilassante. Ovviamente ho passato metà giornata nella sala d'attesa del medico per il tanto sospirato certificato. Questa cosa che, se uno sta male anche un solo misero giorno, deve portare il certificato in ufficio non mi trova d'accordo. Io sto male e voglio stare a casa per non peggiorare però devo comunque uscire per stare in mezzo a vecchietti tossichianti.

La vita fuori dal neon sembra comunque piacevole, soprattutto quando c'è il sole. E' quello che ho sempre pensato quando, tra i sette e i dieci anni, mangiavo il panino durante la ricreazione e intanto, affacciata alla finestra, guardavo passare le signore che portavano la spesa. Con il mio grembiulino blu dal secondo piano della scuola commiseravo la mia condizione di bambina imprigionata tra le mura del sapere. Ora per fortuna che quando sto sotto al neon non posso stare alla finestra a guardare la vita fuori, però comunque me la posso immaginare.

Tutto questo star male è dovuto, lo so, al weekend di bagordi nell'Isola [e ai frastimmi della capa]. Un addio al nubilato in gran stile, con tutti gli accessori del caso, la città ai nostri piedi e il ritorno in 131 al sorgere del sole. Un matrimonio con tutti i crismi, che di tradizioni non se ne sono fatte scappare manco una tra piatti archetti floreali barattoli attaccati alla macchina pranzo lungo un giorno animazione giarrettiere strappate coi denti danze sfrenate e lanci di bouquet.
A proposito, il destino mi stava venendo incontro sotto forma di bouquet, già stavo cercando una via di fuga, quando una leggiadra fanciulla davanti a me si è alzata in volo e m'ha privato della sensazione di ricevere una mazzo di fiori sul naso. Sono stata contenta, la ruba mazzetti continuava a saltare ed esultare...come negarle questa gioia? Le mie amiche invece volevano sporgere ricorso a mio favore. Che premurose.

Ho come al solito tanti pensieri per la testa, mezze litigate che i miei amano chiamare "discussioni" e amore sfrenato per ciò che lascio e che ogni volta rimpiango di lasciare.
Per esempio, ma quanto è figo mio fratello quando gioca a basket? Ecco, se fossì là anzichè qua, farei la groupie e seguirei tutte le sue partite di campionato. I ragazzi che giocano a basket, ah.
E infatti.

"Cosa desidero veramente?". È una domanda che dovresti farti sempre, ma soprattutto nel 2009. Sei abbastanza coraggioso da lasciarti alle spalle gli status symbol a cui il tuo ego è tanto affezionato e le voglie passeggere che fluttuano nella tua mente? Se pensi di sì, preparati a stabilire un collegamento più stretto con i tuoi desideri profondi. E, quando sarai quotidianamente in contatto con quegli stimoli primari, gli ostacoli della vita ti sembreranno meno insormontabili, smetterai di raccontarti bugie e sarai sempre in grado di intuire quale dovrà essere la tua prossima mossa. Non è detto che la tua vita diventerà più facile, ma sarà certamente più magica.

Fonte: Internazionale del primo dell'anno

[Posso dichiarare il mio amore a quest'uomo, che dice le cose come se stesse parlando proprio con ME?]