A pensarci bene era da tanto, tantissimo, che non avevo una serata così. Una di quelle qualsiasi cosa mi dirai verrà usata contro di te e non si può fare a meno di rimanere investiti dalla mia scia di acidità che manco il gorgonzola piccante sfatto dal caldo.
Questa cosa potrebbe anche essere vista in chiave positiva, perchè vuol dire che sto migliorando molto visto che era da tanti mesi che non accadeva.
Comunque rimane una serata negativa.
E tutto per colpa di una stupida pietruzza che doveva essere incastonata al posto giusto e invece non c'è, e quando me ne sono accorta ci sono rimasta talmente male che m'è venuto questo momento di sconforto e mi sono inacidita definitivamente.
Dai, pensiamoci, in fondo litigare ogni tanto fa bene, ed era veramente da tanto, tantissimo, che non ci si mandava a quel paese alzandosi da tavola contemporaneamente e sbattendo le sedie contro il tavolo. Che bei momenti.
Ti fanno apprezzare tutto il resto.

E detto questo, anche il pomeriggio è stato abbastanza irritante. Con questa videoconferenza Roma-Milano e io sola a fronteggiare queste Hr employer branding blah puh della grande azienda X che si crede la più toga dell'universo e non ho potuto nemmeno sbattere le sedie contro il tavolo e dire va bè grazie di avermi fatto venire qui per niente a parlarvi di qualcosa che non vi interessa torno in ufficio a sciogliermi dal caldo. No, ho dovuto aspettare un'ora e mezza prima di potermi riinfilare nella metro e propinare una sfilza di vaffanculo fra me e me.

I social network teoricamente non dovrebbero farti perdere di vista nessuno. In pratica invece succede come nella realtà, e quando non c'è più interesse/tempo/volontà di relazionarsi con qualcuno o con un gruppo di qualcuno con cui hai condiviso vita passata, semplicemente smetti di farlo.
Il bello o brutto dei social network - a seconda dei casi - è che poi certe persone tornano, e si ristabilisce qualche contatto. Anche solo per avere delle notizie gli uni degli altri. D'altronde è bello non perdere completamente di vista le persone che ti hanno fatto ridere, passare notti in bianco, conoscere un'altra cultura.
Quello che mi fa strano è ritrovarli ora. In questo preciso momento. Quando le novità da dare ci sono e magari ti senti pure un pò merda perchè non le hai condivise al momento giusto.
Ok, notoriamente sono una frana in queste cose, e anche stavolta non sono da meno. Credo non potrei mai fare l'organizzatrice di eventi, per dire.

Sto andando in giro per casa con il nuovo acquisto tacco 9. Mi hanno detto che per evitare brutte sorprese i miei piedi devono abituarsi alla tortura e quindi più lo indosso meglio è. Magari nei prossimi giorni lo uso pure per andare al simply. Se devono venir fuori le bolle che lo facciano ora. La sensazione principale è di soffocamento. Sarà pure perchè qui in casa ci sono almeno 28 gradi e i miei piedi non sono propriamente rilassati. Ma meglio, che si abituino.
E con questo acquisto dovrei essere al completo. Nella mia ignoranza non ci avevo pensato, ma ora dovrò pure trovare il reggiseno simile a quello che avevo il giorno in cui la sarta ha preso le misure del vestito.
Esistono persone che sanno tutte queste cose perché preparano il grande evento consultando tutte le bibbie del caso almeno due anni prima. Tipo mia cugina. Che c'aveva pure il maestro di tavola al suo ricevimento - e ho scoperto solo oggi che cos'è. Io non ce l'avrò, ovviamente. E infatti io non mi sto preparando da due anni. Ma manco da uno. Insomma, mi accorgo solo ora che ci sono dettagli che proprio proprio non avevo considerato. E la cosa non mi tange. Giusto a titolo di esempio, il pensiero che mi sta tartassando da quando sono tornata a casa è che c'è un pacchetto di Virtual che mi guarda dal sacchetto della spesa e chiede di essere mangiato. Ma io l'ho comprato per la trasferta di domani e non posso mangiarlo ora perchè sono le sette e mezza e di sicuro tutto il grasso delle Virtual passerebbe drettamente sui miei piedi, rendendo ancora più difficoltosa l'impresa di rendere comodo il tacco 9.