Ieri il pensiero benefico del lunedi mattina, quello che serve per far passare in fretta a senza traumi le prime ore della giornata, è stato Parigi. In particolare quella passeggiata parigina di quel marzo lì, il giorno dopo il mio primo colloquio di lavoro serio in un'altra lingua. Che quando ci ripenso mi viene un pò da ridere e un pò da sgranare gli occhi per quanto ero stata coraggiosa, quel giorno lì. Ovviamente non mi avevano preso, eh magari - direi oggi, perchè mica c'ero riuscita a convincerli che il sogno della mia vita era lavorare in banca a occuparmi di asset management e robe così. Beh, non li avrei convinti nemmeno se il colloquio lo avessi fatto in italiano, ecco.

Comunque il pensiero portante del mio lunedì mattina è stata la passeggiata della mattina dopo. Dall'appartamento di Audrey inoltrarsi per il quartiere africano e salire per quelle stradine strette su su fino a Montmartre. E poi giu giu in mezzo agli artisti di strada, fino al Café des Deux Moulins e ai sexy shops vicino al Moulin Rouge. Con il cielo grigiastro sopra, che mica sarebbe tanto diverso da quello di Milano se non fosse per l'odore dell'aria. Quella si, la trovo diversa.

Non c'è un pensiero benefico del martedi mattina invece. La pigrizia del rientro del lunedi è già vinta in parte, e si fa strada la lista di priorità della settimana lavorativa. E i fantasticamenti del dopo lavoro, che poi sono quasi sempre troppo stanca per mettere in pratica.

Però stamattina ho fatto una cosa sbagliata. Ho aperto randomly delle pagine Lavora con noi, ma riferite a sedi estere. Cosa sbagliatissssima da fare. Perchè poi rimane il pensiero malefico, e il tarlo della fuga, quello che poi mi fa entrare in crisi con il resto del mio mondo. No, questo mese devo essere più forte IO. O almeno, la mia parte razionale. Fatti forza.

2 comments:

  1. Anonimo ha detto...

    La (s?)fortuna di lavorare in una multinazionale è che se resti dipende (quasi) solo da te.  

  2. *A* ha detto...

    La smetti di fare la vocina della coscienza, tu?
    ;)