Il fatto che siamo ragazze del sud ci perseguita ovunque andiamo. Possiamo anche vivere mesi e mesi in Grigiolandia al freddo e al gelo ma non impareremo mai a prevedere quando è arrivato il momento di tirare fuori la sciarpa.
Prendiamo ad esempio una domenica mattina a Innsbruck; dopo un afoso sabato pomeriggio d'estate settembrina, il mattino domenicale è grigio e piovoso. Grigemma si affaccia alla finestra, o per meglio dire, vi si sporge con metà corpo tipo Nereide alla prua di una nave pirata, e dice: "piove, ma non sembra freddo". Usciamo quindi di casa armate di ombrellino floreale e giubbino.
In autobus già ci accorgiamo che qualcosa non torna, visto che la popolazione locale sfoggia cuffia e sciarpa.
Quando arriviamo in centro il nostro termometro corporeo ha un crollo. Fa FREDDO.
La sottoscritta starnutisce rischiando di espellere pezzi di polmone e Grigemma continua a formulare risposte alternative per descrivere una sua tipica giornata in Grigiolandia. Concordiamo sul fatto che dopo il grigioalzarsi e la grigiocolazione passa le sue giornate attorniata da grigiocolleghi nel suo grigiolaboratorio.

E' inutile, rimarremo Piccole Fiammiferaie for ever.

Ma secondo voi stamattina la mia capa avrà compassione del fatto che ho questa faccia sbattuta causa diecioreditrenoinquarantottooreeraffreddoremalefico oppure se ne fregherà e mi caricherà di lavoro come al solito?

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