18 Settembre 2008

h. 9.13

Oggi ho sbagliato tutto. A partire dai tempi.

Quando alle otto e venti ho indossato i pantaloni di lino, unico abbigliamento plausibile per oggi, mi sono accorta che il lavaggio selvaggio in lavatrice li ha veramente accorciati. E che lo stiraggio non è andato a buon fine. E che ovviamente ho scelto un paio di calzini a righe arcobaleno che si intravedono quando cammino. Dovessi andare in giro per conto mio ci starebbe anche, ma il moto della mia capa, “Keep it formal”, la dice lunga sulle possibilità di abbinamento che ho. Mi è balenata per un nanosecondo l’idea di tornare di fronte all’armadio e rimettere in discussione tutto, ma non c’era proprio tempo.

Sono uscita di casa, ho fatto una corsa per accalappiare il 3, ci son salita sopra con un balzo felino dal marciapiede direttamente sul predellino ancora in movimento. Avrei fatto molto prima ad andare a piedi, ovviamente. Odio la deviazione in corso Italia. Ma c’era pure il rischio che mi beccassi la pioggia, e non ho portato l’ombrello.

Insomma, mi sono ritrovata a procedere con il passo super veloce lungo via San Maurilio, con una faccia da ritardo, i capelli al vento, un paio di pantaloni troppo corti e mal stirati e i calzini a righe arcobaleno a rendere sgargiante la mia mise professionale. Poi mi sono improvvisamente accorta che alle mie orecchie suonava la colonna sonora dei Blues Brothers. Mi sono vista dall’esterno. E sono scoppiata a ridere.

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