Ho una vita stabile ma sono circondata da persone che ne conducono una instabile. Gente che non sa dove vuole andare, cosa vuole fare, che non ha il coraggio di mollare tutto, che oggi è a 60 km di distanza e tra qualche mese chissà.
Io invece sto qui e li guardo, li ascolto e forse somatizzo.

Amo le telefonate improvvisate da una nazione all'altra, amo sentire dall'altra parte qualcuno che è contento di sentirmi, amo leggere vorrei che fossi qui, amo tornare a casa e accucciarmi a fianco a lui sul divano, amo girare Milano in Vespa, amo ridere fino alle lacrime con le persone con cui ho condiviso gli anni più belli dell'Università, amo i momenti di silenzio in cui è inutile parlare ma i pensieri si leggono in faccia, amo finire le mie giornate di lavoro e avere qualcuno con cui parlarne (NON AMMORBARE, parlare!), amo andare a lavoro a piedi e accorgermi che il California Bakery in piazza Sant'Eustorgio sarà il prossimo posto in cui voglio fare colazione.

1 comments:

  1. Anonimo ha detto...

    ciao,
    sono arrivata al tuo blog da quello di angel, ho letto anche qlc del vecchio ed è stato bello, perchè io ora faccio la specialistica a Siena e leggere certi tuoi post è stato come leggere pensieri miei :)
    carino anche questo...non somatizzare tr per via degli altri!!!