Ah, il lunedì.

Anche in quest'ultimo giorno d'agosto - mese in cui non ho comprato l'abbonamento ai mezzi pubblici - sono venuta a lavoro a piedi. Ho sudato a ritmo sostenuto (perchè devo pur sempre arrivare entro le nove), ma per la prima volta insieme alla vicinadicasa. Come se non avessimo passato abbastanza tempo insieme pure ieri (le dovevo far vedere Tutta la vita davanti). Niente massimi sistemi, solo conversazioni terra terra che poi tanto a terra non stanno e che io non capisco. Il succo del discorso è che c'è tanta popolazione femminile che si rovina la vita condividendo il suo tempo con esseri non degni d'attenzione o con poveracci ingenui che vogliono accasarsi e metterebbero la mano sul fuoco sulla devozione-purezza-castità della loro beneamata. Il fatto è che poi si accasano davvero.

Bah.

Poi. Ieri abbiamo mangiato le seadas. Ne sono avanzate quattro e voglio evitare che muoiano nel mio frigo maledetto. Però non ho voglia di invitare gente a cena. Sono ancora in vacanza, non me la sento. Quindi credo che le friggerò e, posizionata strategicamente di fronte all'ascensore, le venderò a qualche inquilino milanese che non avendone mai vista una sarà disposto a pagarmela, diciamo, sui 4 euro.

Poi. Oggi primo giorno di scuola! Stasera riaprirò i battenti della scuola di italiano. Credo ci sarà soltanto la mia affezionata studentessa cingalese e, se si ricorda, il ragazzo indiano che era venuto all'ultima lezione. Sono però afflitta dal dubbio: di cosa parlerò oggi? Non mi pare il caso di usare il trito e ritrito argomento vacanze, anche perchè credo proprio che i miei studenti non siano esattamente dei vacanzieri. Si accettano consigli.

2 comments:

  1. mawiapia ha detto...

    per le lezioni di italiano parla delle seadas e fa pagare anche la degustazion. 4 euro mi sembram pochi pero' eh non scherziam.  

  2. *A* ha detto...

    Si vede che non c'ho l'animo da venditrice. 4 € mi sembravano onesti. non farò strada in questa cattiva città.